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Bolsena:la Rocca Monaldeschi della Cervara, il ” castello “.

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Bolsena:la Rocca Monaldeschi della Cervara, il ” castello “

Un luogo dalla lunga storia che nel tempo cambia la sua destinazione d’uso: da fortezza a castello, da prigione a deposito, fino ad essere oggi sede del Museo territoriale di Bolsena.

La Rocca ha le sembianze di un castello medioevale, con uno schema a forma di quadrilatero irregolare, dove le 4 torri a base quadrata formano gli angoli (di congiunzione) e le postazioni difensive del castello stesso. Le forma quadrata delle torri è infatti, un tipico elemento del sistema difensivo della fortezza medioevale poiché il quadrato permetteva la disposizione delle linee di tiro. Esse costituiscono i punti di congiunzione delle mura di cinta che qui appaiono prive di scarpatura, il che prova il cambiamento, a seguito dei rifacimenti avvenuti nel corso del tempo, della destinazione d’uso dell’edificio: da fortezza a dimora residenziale. Una delle 4 torri è più bassa rispetto alle altre, ed è una tipica torre di guardia merlata. I castelli medioevali sono infatti, caratterizzati architettonicamente dalla cosiddetta merlatura, vale a dire quella alternanza della muratura in spazi pieni e spazi vuoti tale da formare una sommità dentata che aveva principalmente la funzione di proteggere i soldati dagli attacchi degli arcieri nemici. Nella Rocca Monaldeschi la torre di guardia ha i merli a corpi quadrati, tipico stile architettonico dei feudi governati dai guelfi, contrapposto alle merlature ghibelline, o a coda di rondine dei feudi ghibellini.

Un po’ di storia …

1156: Papa Adriano IV diede l’ordine di fortificare i centri per difenderli dalla forza distruttrice delle incursioni barbariche in atto; anche Bolsena, rispose all’ordine edificando mura di cinta e, nell’occasione, costruendo la torre principale della rocca.
In seguito nel 1295, quando il più potente casato orvietano, i Monaldeschi, estese il suo potere sulla città, vennero rinforzate le mura ed innalzate altre tre torri; la rocca da fortezza divenne così casa signorile.

Lo Stemma dei Monaldeschi della Cervara

I Monaldeschi

I Monaldeschi, un nobile e potente casato di origine longobarda- bretone appartenente alla stirpe dei conti di Angiò, si stabilirono ad Orvieto, ai tempi dell’ Imperatore Carlo Il Grosso ( fine del IX secolo); successivamente diversi membri della famiglia si insidiarono in altre città del centro Italia. Fu un casato di fede guelfa che ad Orvieto ebbe cruenti scontri finalizzati ad ottenere il potere politico ed il controllo territoriale della città, provocando uccisioni reciproche contro la famiglia ghibellina dei Filippeschi. Ermanno Monaldeschi, è considerato il più famoso dei Monaldeschi, fu Signore assoluto di Orvieto dal 1334 al 1337. Dopo la sua morte la nobile e potente famiglia si divise in quattro rami: Monaldeschi dell’Aquila, Monaldeschi della Vipera, Monaldeschi del Cane e Monaldeschi della Cervara. Quest’ultimi estero in molti luoghi il loro controllo, fra cui a Bolsena nel 1295 stabilendosi nel castello, per l’appunto Castello della Cervara- Rocca Monaldeschi, fino alla metà del 1400 quando iniziò il declino del loro potere. Nel corso degli secoli avvenire la rocca fu poi saccheggiata, incendiata, ristrutturata e destinata a vari usi come prigione prima, come deposito in seguito. Negli anni ’70 del secolo scorso ebbero inizio moderni lavori di ristrutturazione volti a recuperare l’aspetto originario della rocca.

Il butto

Proprio durante i lavori di recupero della rocca, nel 1973 venne scoperto un “ butto” in prossimità della base della torre maggiore. I butti sono dei pozzi, che venivano utilizzati come una sorta di discarica ma oggi rappresentano una fonte di storia. Da esso vennero alla luce: una miriade di frammenti ceramici fra cui i più antichi risalgono al 1300, e provenienti da botteghe di Orvieto e di Viterbo; vasi integri, piatti, ciotole; ed altri tipi oggetti. Tutti restaurati ed attualmente esposti in una sezione del Museo territoriale del Lago di Bolsena, che dal 1990 è ospitato all’interno della stessa rocca.

vedi anche ___________________________________

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