ORVIETO: un pò di storia
La città alta e strana
I primi stanziamenti umani sulla rupe sembrano risalire all’età del bronzo, quando spariti gruppi di origine villanoviana, anche grazie alle favorevoli condizioni del territorio, decisero di fermarsi da queste parti; ma è solo intorno all’ VIII secolo a.C. che inizia la vera storia di Orvieto.
Consistenti, sono infatti, i reperti portati recentemente alla luce grazie alle innumerevoli campagne di scavo realizzate nelle aree circostanti la rupe, che hanno consentito di ricostruire il glorioso passato che Orvieto ebbe in epoca etrusca. Infatti, Orvieto fu, certamente, uno dei dodici centri a comporre la lega delle città etrusche che si contrappose a Roma; ma ancor più, essa fu molto probabilmente il Fanum Voltumae etrusco, ovvero la capitale sacra e militare del mondo etrusco; luogo dove i sovrani delle altre città erano soliti riunirsi per celebrare importanti riti religiosi, ma anche e soprattutto per prendere importanti decisioni militari e che i Romani chiamarono Volsinii.
Ma quella che fu la sua principale caratteristica, fu molto probabilmente anche la causa del suo declino; e infatti, dopo un periodo di forte sviluppo economico, demografico, politico e culturale, che la portò a raggiungere l’apice tra il VI e IV secolo a.C., nel 264 a.C. la città venne rasa al suolo dai Romani e gli abitanti superstiti vennero deportati lontano dalla rupe sulle rive del vicino lago di Bolsena, dove fu fondata Volsinii Novi: appunto l’odierna Bolsena.
Nel corso dei secoli poi, tra alterne vicende, la città fu rifondata e chiamata UrbsVetus, dal latino città vecchia, che tra contrazioni ed evoluzioni linguistiche ha dato origine all’odierno nome: Orvieto. Nel 596 la città venne poi occupata dai Longobardi, ed in seguito prese parte al processo di rinascita religiosa voluto da Ottone III, che portò alla costruzione di monasteri, chiese, ed abbazie.
Intorno all’anno 1000, Orvieto, per la sua posizione geografica al confine dell’Italia bizantina, rappresentò un importante nodo strategico, alimentando così un nuovo e repentino sviluppo economico e sociale che permise alla città di ritornare ad imporsi sulla scena politica; furono costruite fortificazioni, torri, palazzi e chiese e, nel 1137 la città divenne libero comune. A questa epoca risalgono gli scontri tra guelfi e ghibellini che insanguinarono la città e che si conclusero con la vittoria dei primi. Orvieto divenne così un’importante roccaforte guelfa, divenendo addirittura sede papale.
Nel 1200 vennero create le prime importanti istituzioni comunali, il Consiglio Generale dei Quattrocento, il Capitano del Popolo e il Governo degli Anziani e delle Arti. I primi anni del 1300 furono gli anni degli scontri con i Francesi che volevano sottomettere la città. Nel 1354 Orvieto finì sotto il controllo del Cardinale Albornoz che sottomise la città allo Stato Pontificio. Nel 1860 Orvieto venne annessa al Regno d’Italia.