Monumento
Orvieto centro, prezzo Onetcard 2,00 €
Le torri nel medioevo rappresentavano la forza ed il blasone delle famiglie nobili che si contendevano il potere; anche la città di Orvieto non sfugge a questa logica e sulla rupe erano molte le torri che si fronteggiavano imponenti a testimonianza del ruolo ricoperto da ciascuna casata all’interno del tessuto sociale della città; tuttavia i continui scontri, lo scorrere del tempo e l’abitudine ad abbattere le torri delle famiglie nemiche in caso di vittoria ha fatto sì che fossero poche le torri giunte integre fino ai giorni nostri. Tra queste le più conosciute ad Orvieto sono la Torre del Moro e la Torre del Maurizio. La prima, originariamente chiamata “Torre del Papa”, ceduta nel 1515 da Papa Leone X al popolo orvietano, venne ribattezzata “Torre del Moro”, presumibilmente in riferimento ad un orvietano, soprannominato “il Moro” che risiedeva in una casa molto vicina alla torre. 47 metri di altezza, un orologio, due campane, posta in linea ai 4 punti cardinali, è un elemento centrale, infatti si erge sul punto di incontro dei 4 quartieri storici: Serancia, Olmo, Corsica e Stella.
Le due campane e l’epigrafe con i versi celebri di Dante Alighieri
Nel 1875 vennero installate due antiche campane civiche, una di minori dimensioni proveniente dalla Torre di Sant’Andrea, e l’altra dal Palazzo del Capitano del Popolo su cui era stata posta nel 1313; anno in cui su di essa per ordine di Poncello Orsini, Capitano del Popolo reggente all’epoca, vennero impressi elementi simbolici di rilievo: lo stemma e l’emblema del Capitano del Popolo, i simboli delle 25 arti e il sigillo del popolo orvietano. Le campane ancora ad oggi scandiscono il tempo. Inoltre, sul corpo della Torre del Moro si trovano incisi dei versi celebri di Dante Alighieri, una citazione che attiene all’atroce conflitto fra i Monaldeschi e i Filippeschi, le due più potenti famiglie orvietane che si contendevano il predominio della città: “ Vieni a veder Montecchi e Cappelletti, Monaldi e Filippeschi, uom sanza cura, color già tristi, e questi sospetti!” ( Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio VI ).
Giorni ed Orario di Apertura
Marzo, da Aprile a Settembre, Ottobre
Aperto: tutti i giorni nelle ore 10.00-19.00
Maggio ed Agosto
Aperto: tutti i giorni nelle ore 10.00-20.00
Novembre e Febbraio
Aperto: tutti i giorni nelle ore 10.30-16.30
L’epigrafe con i celebri versi di Dante Alighieri
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2,00 €
Prezzo del biglietto ordinario: 2,80 €